Pineider magazine

Creato per rendere indimenticabile un’avventura in giro per il mondo, il set di travel bags Pineider è perfetto anche per arricchire di contenuti di valore un ambiente domestico.

Le travel bags Pineider evocano un’eleganza intrinseca, una sofisticata combinazione di stile e funzionalità. Ogni borsa porta con sé il patrimonio genetico di esploratori sofisticati e coraggiosi, eroi di un’epoca in cui il viaggio era un’arte e l’avventura uno stile di vita. Oggi, in gioco c’è anche il valore stesso del tempo: «Così come l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, nel viaggio il trasferimento diventa l’apice di questo piacere», spiega Jonathan Paoli, retail manager di Pineider.

«Ed è per questo che abbiamo voluto riscoprire l’essenza di una valigeria fatta a mano, con un’anima in legno e il rivestimento realizzato con i nostri pellami, dal bottalato al mini Franzi.  Abbiamo pensato di offrire alla nostra clientela dei set che diano veramente una soddisfazione impagabile nel viaggio, ma anche nell’utilizzo domestico di questo prezioso set».

L’utilizzo domestico, come da tradizione: «Le valigie Pineider possono diventare complementi d’arredo meravigliosi e ineguagliabili, se posti in soggiorno, camera da letto o anche in ufficio. I 3 trunk (large medium e small) e il beautycase si fondono perfettamente sia con l’ambiente neoclassico che con quello minimalista e moderno da reinterpretare con la riscoperta del viaggio come dimensione di vita.

Il loro design rimanda infatti a quello dei comuni bauli di una volta: possono diventare un complemento d’arredo espositivo scomponibile». Da non trascurare anche le caratteristiche tecniche di questo set: «Sulle chiusure in ottone spazzolato, ad esempio, abbiamo voluto mantenere il più alto standard qualitativo e funzionale, perché il comfort oggi è il primo requisito del lusso.

Pineider è uno dei marchi antesignani della valigeria di lusso fiorentina, e con questa collezione omaggiamo una tradizione secolare che ci ha portato fino al 2023, è il caso di dirlo… in palmo di mano!».

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