Pineider magazine

Dalla collaborazione fra Pineider e Carolina Bucci nasce il Lucky Stationery Set, una collezione di otto cartoncini dedicati alle origini del brand fondato dalla designer fiorentina.

Carolina Bucci ha nutrito per anni la sua passione per la scrittura a mano e per la storia della cartoleria fiorentina utilizzando prodotti Pineider, a tal punto da voler coronare questa storia d’amore con una collaborazione fra il suo brand omonimo di gioielli, caratterizzato da un design giocoso e da un appeal scanzonato, e il marchio fiorentino. Dopo il set matite e le preziose passion box, il nuovo capitolo di questa avventura si chiama Lucky Stationary Set, una collezione di otto cards dedicati agli stilemi con cui Carolina, 20 anni fa, lanciò il suo brand in UK. Le abbiamo chiesto di raccontarceli.

 

Che cosa rappresentano le otto Lucky Cards?

«Ognuno di questi otto cartoncini rappresenta un desiderio, e questi desideri corrispondono ai ciondoli appesi sui primi otto Lucky Bracelets che lanciai 20 anni fa. Sono i bracciali che diedero vita al marchio “Carolina Bucci” e questo tributo vuole celebrare l’anniversario ripartendo dalle origini, ovvero dallo spirito di esprimere desideri».

 

Perché hai scelto Pineider per questo tributo?

«Crescendo a Firenze, Pineider nelle occasioni importanti della mia vita è sempre stato presente: ogni invito, ogni lettera ricevuta, persino il mio annuncio di nascita era su carta intestata Pineider. È un brand che ha una storia davvero unica, adoro il modo in cui ha mantenuto intatta la sua tradizione senza però avere paura di spingersi verso nuovi mondi con una visione contemporanea».

 

Nella tua visione, che cosa lega il mondo dei gioielli a quello della scrittura a mano?

«I gioielli e la scrittura a mano condividono esperienze estremamente tattili: gran parte della nostra vita quotidiana sta diventando sempre più digitale, per questo volevo mantenere dei punti di contatto fisici nelle nostre vite. Adoro ricevere appunti scritti a mano: riflettono decisioni più lente e attente che sono davvero in sintonia con il mio modo di pensare ai gioielli. Nessuno di questi due mondi a ha che fare con la moda o con le tendenze, ma piuttosto con l’espressione di chi sei veramente».

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