Pineider magazine

Dante Del Vecchio, Mastro pennaio di Pineider ci ha raccontato le caratteristiche della penna che ha vinto il più importante concorso internazionale.

Ci siamo incontrati con Dante del vecchio per farci raccontare qualcosa in più sulle sue creazioni. Di seguito un estratto della nostra intervista.

Cosa ti ha ispirato quando hai creato la penna Psycho?

Come ogni creazione che faccio, c’è sempre qualcosa che mi spinge, al livello di subconscio ad esprimere le mie idee. Quando ho deciso di creare la Psycho volevo rappresentare la psiche umana: così complessa. A volte contorta e per questo ho creato una sovrastruttura elegante ma intrecciata. Una tessitura compiuta.

A cosa pensi quando pensi ad un progetto di penna da realizzare?

Tutte le volte che creo una penna cerco l’opportunità di esprimermi. Mi piace che le mie penne siano comunicatrici di un sentimento, di un’idea, di un concetto seppur astratto ma non troppo.  Quando le mie penne suscitano un’emozione, sono felice e sento di aver fatto un buon lavoro.

Mi lascio ispirare da tutto quello che mi circonda: un concetto filosofico, un libro, un’idea oppure anche un aereo. Letteralmente tutto!

Come si fa a riconoscere il tuo tocco in una penna?

Penso che la mia più grande qualità sia l’originalità. Riesco in qualche modo a creare delle penne diverse, creative e tecnologiche, che hanno un pubblico selezionato che mi riconosce e mi stima.

Per Dante del Vecchio cos’è la passione?

È tutto quello che fai con il cuore e non con la mente. È tutto quello che senti, ascolti, vedi e percepisci non con la ragione ma con il cuore. È una cosa che senti pulsare all’interno del tuo stomaco. La passione è viscerale.

Hai sempre saputo che la tua strada fosse creare penne?

No, assolutamente no. La passione è anche mestiere che mi è nata con il tempo. Le penne sul mercato non mi soddisfacevano e quindi con il tempo ho imparato ad osservare e capire non solo quello che piaceva fare a me, ma anche quello che fanno gli altri.

Cosa rappresenta per te questo premio?

È una bella soddisfazione. È sempre bello ricevere un riconoscimento, anche se il mio primo premio l’ho avuto nel 1993.  Ma questo è speciale soprattutto per la mia second life. È il primo premio che ricevo con Pineider e questo mi fa felice, anche se ad essere sincero, la mia più grande soddisfazione sono le persone che scelgono le mie creazioni e sono contenti nell’acquistare le mie penne.

 

Su cosa stai lavorando adesso? Ci puoi fare qualche spoiler?

No, non vi faccio nessuno spoiler. Non posso proprio, ma vi dico che chi mi segue e ha passione per le mie creazioni avrà davvero da divertirsi.

 

 

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