5 Idee Regalo per la Festa del Papà «Che non puoi sbagliare»
9 Marzo 2023Abbiamo chiesto a Paolo, store manager della nostra boutique di Milano, quali sono i regali che il vostro papà non potrà mai dimenticare. «Quello per i figli è l’amore più grande di tutti, per questo ogni regalo ricevuto da Gaia è un ricordo indelebile». Paolo Percudani, store manager della boutique Pineider di Milano, si prepara ogni anno alla ricorrenza della festa del papà pensando alla sua, di figlia, che oggi è una laureanda pronta a entrare nel mondo del lavoro e che ogni 19 marzo «continua a sorprendermi con i suoi pensieri originali», aggiunge. «Ma per esperienza, sono certo che sia così per tutti i papà del mondo». E così, quando gli si chiede consiglio sul regalo migliore da fare a un padre, Paolo è pronto a snocciolare una sua piccola lista di idee «che non puoi sbagliare». Eccole: 1) Una : «È stato il primo regalo che Gaia mi ha fatto per la Festa del Papà, sopra c’era incisa una dedica. Ai clienti consiglio una personalizzazione sui modelli della nostra gamma di penne Avatar, che sono nate per la customizzazione, come tutti i nostri prodotti del resto» 2) Un : «Qualcosa che un papà porti sempre con sé quando viaggia, che gli faccia compagnia al lavoro o nel tempo libero. Io raccomando sempre di partire dalle necessità essenziali, quelle dei “porta-qualcosa”: , un, un … Tutti accessori che Pineider è in grado di personalizzare». 3) Un: «I nostri figli sanno quanto a noi padri piaccia giocare. È nella nostra natura, anche quando cresciamo. Per questo Pineider ha dedicato una collezione di accessori ai giochi più tradizionali, nobilitando con i suoi preziosi materiali anche i più comuni: dalle carte da briscola a quelle da poker, dal backgammon al gioco dell’oca fiorentino. Forse è l’idea che può fare al caso vostro». 4) Un tocco di stile in : «Per chi ha un papà che passa la maggior parte del tempo seduto alla sua scrivania, non c’è regalo più emozionante di un oggetto che gli ricordi i propri affetti nell’ambiente lavorativo: la cornice di pelle per una fotografia, ma anche accessori funzionali come il mouse pad, il sottomano, il portabiglietti da visita e tanti altri prodotti da ufficio del catalogo Pineider». 5) Una : «Proprio così, una lettera scritta a mano. È il pensiero, che conta: quello di un figlio ormai grande che vuole creare con il proprio papà un dialogo adulto, alla pari, nel quale poter condividere confidenze e chiedere consigli. Trova le parole e al resto ci pensiamo noi. Aggiungi ai preferiti Aggiungi ai preferiti
La poesia appartiene alla carta
20 Febbraio 2023Sono aperte le iscrizioni al corso di poesia organizzato da Accademia Molly Bloom e Pineider “La scrittura fluisce dalla mano alla carta, ricreando suoni, voci e mondi che nessuna intelligenza artificiale sa ancora inventare”. Così Gilda Policastro, poetessa, scrittrice e docente presso l’Accademia Molly Bloom di Roma, descrive il legame indissolubile tra la scrittura a mano e l’ispirazione poetica. Un binomio che ha portato alla nascita di un corso di poesia negli spazi milanesi della boutique di Pineider. Attraverso l’approfondimento dei classici e l’incontro con gli autori contemporanei, Gilda Policastro vi accompagnerà alla scoperta di “Poesia e Poeti”, questo il titolo del corso, che si terrà a partire da lunedì 6 marzo dalle 17.30 alle 19 nella nostra boutique di via Manzoni 12. Molly Bloom è una scuola fondata a Roma da Leonardo Colombati ed Emanuele Trevi, che riunisce alcuni dei migliori scrittori, registi, sceneggiatori, musicisti e giornalisti del nostro Paese con il fine di insegnare la scrittura creativa per applicarla ai campi della letteratura, della musica, dello spettacolo, dei media e del business. Ma senza mai dimenticare l’esperienza da cui tutto ha sempre inizio: la scrittura a mano. Iscriviti al corso di poesia QUI Aggiungi ai preferiti
La Psycho Vince il Pen Award
1 Novembre 2022Dante Del Vecchio, Mastro pennaio di Pineider ci ha raccontato le caratteristiche della penna che ha vinto il più importante concorso internazionale. Ci siamo incontrati con Dante del vecchio per farci raccontare qualcosa in più sulle sue creazioni. Di seguito un estratto della nostra intervista. Cosa ti ha ispirato quando hai creato la penna Psycho? Come ogni creazione che faccio, c’è sempre qualcosa che mi spinge, al livello di subconscio ad esprimere le mie idee. Quando ho deciso di creare la Psycho volevo rappresentare la psiche umana: così complessa. A volte contorta e per questo ho creato una sovrastruttura elegante ma intrecciata. Una tessitura compiuta. A cosa pensi quando pensi ad un progetto di penna da realizzare? Tutte le volte che creo una penna cerco l’opportunità di esprimermi. Mi piace che le mie penne siano comunicatrici di un sentimento, di un’idea, di un concetto seppur astratto ma non troppo. Quando le mie penne suscitano un’emozione, sono felice e sento di aver fatto un buon lavoro. Mi lascio ispirare da tutto quello che mi circonda: un concetto filosofico, un libro, un’idea oppure anche un aereo. Letteralmente tutto! Come si fa a riconoscere il tuo tocco in una penna? Penso che la mia più grande qualità sia l’originalità. Riesco in qualche modo a creare delle penne diverse, creative e tecnologiche, che hanno un pubblico selezionato che mi riconosce e mi stima. Per Dante del Vecchio cos’è la passione? È tutto quello che fai con il cuore e non con la mente. È tutto quello che senti, ascolti, vedi e percepisci non con la ragione ma con il cuore. È una cosa che senti pulsare all’interno del tuo stomaco. La passione è viscerale. Hai sempre saputo che la tua strada fosse creare penne? No, assolutamente no. La passione è anche mestiere che mi è nata con il tempo. Le penne sul mercato non mi soddisfacevano e quindi con il tempo ho imparato ad osservare e capire non solo quello che piaceva fare a me, ma anche quello che fanno gli altri. Cosa rappresenta per te questo premio? È una bella soddisfazione. È sempre bello ricevere un riconoscimento, anche se il mio primo premio l’ho avuto nel 1993. Ma questo è speciale soprattutto per la mia second life. È il primo premio che ricevo con Pineider e questo mi fa felice, anche se ad essere sincero, la mia più grande soddisfazione sono le persone che scelgono le mie creazioni e sono contenti nell’acquistare le mie penne. Su cosa stai lavorando adesso? Ci puoi fare qualche spoiler? No, non vi faccio nessuno spoiler. Non posso proprio, ma vi dico che chi mi segue e ha passione per le mie creazioni avrà davvero da divertirsi. Aggiungi ai preferiti
Le vostre passioni, il nostro racconto
Nasce il primo blog di Pineider, un tributo alla storia del brand, ai segreti della scrittura a mano e alla cultura dell’artigianalità fiorentina. Caro lettore, A partire da oggi vogliamo dare voce alla nostra storia centenaria e al nostro amore per l’artigianalità attraverso un racconto costante, contemporaneo e dettagliato. “Il digitale è il regno immutabile dell’anonimato, la scrittura manuale quello delle singolarità irripetibili che si ribellano al meccanismo della serialità e corrispondono all’autentico lusso”, ha scritto Enrico Dal Buono nel “Manifesto” di Pineider che il grande Pierfrancesco Favino ha interpretato per noi. Il nostro primo blog nasce quindi per raccontare la storia, le caratteristiche e l’artigianalità di strumenti e accessori che rendono la vita un intrecciarsi di passioni. Pineider, infatti, è un caleidoscopio di prodotti preziosi, esperienze e tradizioni unite dalla passione per la vita e per il lusso, che è la capacità di saper rendere ogni attimo importante: nel lavoro, nel tempo libero, durante un viaggio. È un’attitudine che in Pineider chiamiamo cultura. Per questo abbiamo sentito il bisogno di raccontarti chi siamo, da dove veniamo, cosa facciamo e perché lo facciamo attraverso un appuntamento settimanale. Parleremo di scrittura, artigianalità e ricerca, ascolteremo i consigli degli esperti, studieremo il galateo, impareremo a conoscere i segreti dell’inchiostro e delle carte, ma anche la differenza tra i materiali che rendono i nostri prodotti unici, eterni e proprio per questo sostenibili. …Buona lettura! Giuseppe Rossi Aggiungi ai preferiti
Persol e Pineider: celebrare un connubio di passione e artigianalità
27 Ottobre 2022Siamo onorati di aver contribuito alla realizzazione di questa intensa Limited Edition di occhiali Persol che verrà lanciata in occasione di San Valentino. Il dono più bello che puoi fare alle persone che ami? Un paio di occhiali Persol, selezionati con cura e arricchiti da bellissimi accessori Pineider. Con ogni acquisto, un regalo per te in edizione limitata firmato Persol e Pineider. Rendi i tuoi regali unici tramite le incisioni e i biglietti per le dediche firmati Pineider. Scopri l’intera capsule in tutte le boutique Pineider e sul sito www.Persol.com Opere d’arte plasmate da eleganza senza tempo e innovazione: occhiali da sole Persol, tutti realizzati a mano in Italia. Dai spunti alle tue conversazioni. Aggiungi ai preferiti
Pineider e Carolina Bucci: l’italianità come marchio
24 Ottobre 2022Una collaborazione fra due marchi che hanno esportato la sapienza degli artigiani fiorentini in tutto il mondo. Jewellery Box Una sconfinata eleganza, un design unico e irripetibile: Il portagioielli Pineider x Carolina Bucci è stato pensato per custodire i tuoi pezzi più importanti in una splendida cornice. Realizzata in morbida pelle di vitello marrone con fodera in velluto blu, contiene due cassetti e tre vassoi estraibili in cui riporre orologi, bracciali, anelli e oggetti ornamentali. Una custodia da viaggio in velluto rimovibile e uno specchio completano il design di questa scatola. Safe Book Il “libro sicuro” o Safe book Pineider x Carolina Bucci è un modo giocoso ed elegante per conservare i tuoi gioielli, nascondendoli in bella vista. Dall’esterno ricorda un libro antico, mentre all’interno c’è uno scomparto sicuro rivestito in un ricco velluto blu. Aggiungi ai preferiti
Workshop da Pineider: la piacevolezza di una bella scrittura
18 Ottobre 2022Scrivere è un atto che ci rende immortali diceva un vecchio maestro della calligrafia. C’insegnano a scrivere fin da piccoli, ma poche volte da grandi ci soffermiamo su questo atto. Un atto colmo di arte tramite il quale le persone si esprimono. Un atto rivoluzionario dal quale è nata la nostra civiltà. L’arte della calligrafia occidentale nasce dagli scribi greci e romani. Ma lo sapevi che uno degli stili calligrafici più famosi al mondo nasce proprio in Italia? Si chiama Italico, tratto da uno stile cancelleresco nato durante il Rinascimento per dare al mondo occidentale un carattere corsivo da quale sono derivati, ad oggi, tutti gli altri. L’italico deriva dalle scritture notarili. E la littera antiqua, che nasce proprio a Firenze, deriva dalla minuscola carolina. L’italico divenne il simbolo del buon gusto e della cultura italiana, tanto che Michelangelo Buonarroti scrisse sonetti in un bell’Italico. Una scrittura iconica che viene insegnata grazie al suo tratto semplice e veloce, pratico per un uso quotidiano e facile da riprodurre sia con la penna d’oca che con il pennino a punta tronca che anche con una semplice penna stilografica, roller o anche sfera. Il ritmo, l’alternanza dei tratti spessi e sottili, questa eleganza nel vedere la propria grafia migliorata ci ha portato ad immaginarci questo workshop di 8 ore. Cosa faremo in queste 8 ore? Ci immergeremo insieme nelle forme della scrittura umanistica fiorentina che nasce intorno al 1400, punto di partenza di tutto il pensiero rinascimentale, per arrivare a toccare lo stile italico. Utilizzeremo la penna a punta tronca e impareremo a controllarla. Porremo l’attenzione su tutti gli aspetti fondamentali per cominciare a fare calligrafia: la postura, il respiro, il movimento della mano e delle spalle. Impareremo ad osservare da vicino i segreti di una bella scrittura: le proporzioni, il ritmo, il ductus, il chiaroscuro. Analizzando alcuni manoscritti conservati presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze riscopriremo e disegneremo le forme antiche del nostro alfabeto minuscolo. Tutto questo e non solo perché scrivere fa bene al corpo e alla mente. Scrivere ci porta a dei benefici psico-fisici non indifferenti. Come diceva Platone “La calligrafia è la geometria dell’anima”. Partecipa al nostro workshop esclusivo a Firenze e a Milano. Aggiungi ai preferiti
Il nostro Manifesto
17 Ottobre 2022La scelta non è tra futuro e passato. La scelta è tra tempo e nulla. Se si sceglie il tempo, si racconta. Se si sceglie il nulla, si tace per sempre. Perché raccontare significa innanzitutto contare: mettere in fila gli eventi, dividere gli istanti in un prima e in un dopo, dare un senso al caos dell’esperienza su questa terra informe. La Storia inizia con la prima parola scritta, e finirà con un foglio bianco. La Storia inizia cioè con l’ambizione che differenzia la nostra specie da tutte le altre: durare al di là di noi stessi. La scrittura è un al di là in formato alfanumerico. La Storia, un coro sussurrato di penne che cantano il tempo su pagine e fogli, un antico balletto di lettere diretto dalla punteggiatura: parole che si bloccano per una domanda e poi ripartono con la rinnovata sicurezza di una maiuscola, parole che indugiano per una virgola, parole che dopo un accapo si buttano nell’abisso del loro domani. Nell’era digitale, oggi che i testi possono essere riprodotti all’infinito e vagare illimitatamente nel cyberspazio. Carta e penna preservano la fragile bellezza di tutto ciò che invece non è replicabile. L’inclinazione delle “l”, gli arzigogoli delle “g”, le sbavature d’inchiostro, la distanza tra le parole. Ecco le impronte digitali della personalità umana. Noi non abbiamo un corpo: noi siamo dei corpi. Esposti a intemperie e ferite, corpi che si sciupano, corpi da custodire. Pineider si prende cura della nostra essenza, unica e mortale. Il digitale è il regno immutabile dell’anonimato, la scrittura manuale quello delle singolarità irripetibili. Scrivere un semplice biglietto diventa così un gesto eversivo, una rivendicazione di unicità. Impugnando una penna ci esponiamo al rischio della perdita, ci votiamo alla certezza del mai più. E questa decisione, che si ribella al meccanismo della serialità, corrisponde all’autentico lusso. Enrico Dal Buono Aggiungi ai preferiti
Come da copione: Pineider presenta la collaborazione con Pierfrancesco Favino
7 Ottobre 2022Ottobre 2022 In concomitanza con l’uscita nelle sale dell’atteso film “Il Colibrì” diretto da Francesca Archibugi e basato sull’omonimo best seller di Sandro Veronesi, Pineider entra nel vivo della collaborazione con Pierfrancesco Favino, confermando così lo stretto legame con il cinema, il racconto e la scrittura. Pierfrancesco Favino, attraverso le immagini di Pineider, racconta la sua passione per la scrittura e l’handwriting la timeless elegance distintiva di un Made in Italy d’alta qualità, che contraddistingue la storia di Pineider e i valori di cui l’attore è da sempre simbolo. Il copione è una pagina di bellezza carica di emozione, la ricerca di una nuova identità tramite i personaggi interpretati, per dare forma e ordine all’essenza delle parti. In una vita di continue sospensioni, come quella vissuta dal protagonista dell’ultimo film di Favino, l’obiettivo è quello di rimanere ancorati ai propri pensieri più riflessivi, quanto alla propria quotidianità. Dal 1774 Pineider si impegna nell’offrire una selezione di strumenti di scrittura e di articoli di pelletteria adatti ad uno stile di vita dinamico, ma anche ai momenti di riflessione e raccoglimento. L’attesa, descritta nelle immagini che Pierfrancesco Favino dedica a Pineider, è quella tra gli attimi trascorsi scrivendo, in equilibrio tra le proprie origini, la trasformazione e l’evoluzione, come nelle intenzioni del Manifesto del brand toscano, composto ad hoc per Pineider dallo scrittore Enrico Dal Buono. La paura della pagina bianca è invece una lode alla perseveranza e alla concentrazione. Un elogio all’internazionalizzazione, all’heritage raffinato e alla conquista del proprio tempo interiore: la scelta di Pierfrancesco Favino come ambassador trova la sua connessione nel dinamismo e nelle sfide che Pineider sta sposando sin dalle aperture di New York e Singapore. Il futuro romantico, ma ben ancorato alla realtà, di Pineider è scritto sulle mura delle boutique di Milano e Roma e della nuova sede di Firenze, sul Lungarno degli Acciaiuoli, tra i corner nei migliori Department Store e all’Aeroporto di Milano Malpensa. Scopri la nostra collaborazione con Pierfrancesco Favino. Aggiungi ai preferiti