Cambiare il nome alla penna, la renderà altrettanto dolce? (Sembra improbabile)

16 Ottobre 2023

Pineider, l’azienda produttrice di articoli in pelle di lusso e fornitrice di strumenti da scrittura squisiti, porta la sua distintiva arte fiorentina nel Nuovo Mondo. A cura di Daniele Delerme Flores Durante una recente visita al nuovo atelier di Pineider presso il Rockefeller Center nel cuore di Manhattan – dove “nuovo” è un termine relativo, essendo il luogo aperto da più di un anno, ma l’azienda può vantare una storia che risale addirittura al 1744 – emerge subito l’affascinante juxtaposizione tra il gusto italiano del Vecchio Mondo, la raffinatezza e la sensibilità, e la spavalderia americana. Appena si varca la soglia di questo spazio affascinante e intimo, l’imponente rivestimento in mogano scuro e l’illuminazione calda e soffusa appaiono come un sollievo gradito dal frastuono della Sesta Strada, a pochi passi dalla porta d’ingresso, e dagli enormi annunci di Seth Myers e The Tonight Show visibili attraverso i grandi vetri sul retro dello spazio espositivo, che si affacciano su un corridoio interno di 30 Rockefeller. Si potrebbe volentieri rimanere a tempo indefinito (ma comodamente) immersi tra queste opere d’arte finemente realizzate, sfogliandole e ammirandole. E che opere d’arte sono. L’attenzione di Pineider per uno stile di vita lussuoso e la vendita di merci di qualità è evidente già da una rapida ispezione del set di bagagli in pelle esposto vicino all’ingresso dell’atelier. Dai banchi da viaggio ai quaderni rilegati in pelle, dai borseggiatori alle borse messenger, dalle borse da viaggio ai sacchetti da notte, ai bauli, fino alle borse tote. E poi ci sono gli strumenti da scrittura, testimonianza dell’abilità e dell’immaginazione di Signor Dante Del Vecchio, l’esperto di penne della compagnia. Dalle creazioni in resina agli smalti vivaci, o ai modelli scheletrici più sobri ma ancora affascinanti, l’arte, l’attenzione per i dettagli e l’amore puro per l’artigianato sono evidenti in ciascuna offerta. Forse ancora più importante per il cliente, impugnare uno degli strumenti Pineider permette allo scrittore di vivere l’atto semplice di scrivere su un livello del tutto diverso. Che si tratti di tornare indietro nel tempo con la penna stilografica, di rimanere fedeli alla penna a sfera o di provare qualcosa di nuovo con la penna a sfera roller, la sensazione di una penna Pineider in mano è davvero un’esperienza unica nel suo genere. Come scrittore, il mio processo creativo inizia solitamente con una penna e un taccuino. Negli anni ho scoperto che è più facile formulare i miei pensieri quando scrivo a mano, piuttosto che con le dita sulla tastiera. In breve, non posso scrivere con una penna più velocemente di quanto la mia mente possa formulare una frase, quindi trovo che il ritmo della stesura a mano sia piacevole. Nelle rare occasioni in cui ho provato a digitare una bozza iniziale tramite un elaboratore di testi, le bozze successive richiedono sempre più revisioni. Per metterla in breve, sospetto che ciò avvenga perché riesco a digitare più velocemente di quanto riesca a pensare. Riconoscendo queste preferenze (o limitazioni – dopotutto, la bellezza è negli occhi di chi guarda), il mio ineguagliabile Caporedattore di No Chaser, Karl Edwin Guerre (che va notato è anche un ambasciatore del marchio per l’azienda), mi ha suggerito di ampliare i miei orizzonti e considerare un lussuoso strumento da scrittura dai sapienti artigiani di Pineider. Con questa idea in mente, ho incontrato Guerre in un luminoso e soleggiato pomeriggio presso la sede del Rockefeller Center, dove sono stato presentato a Liz Burghardt, una consulente di vendita molto competente. Dopo aver spiegato le particolarità uniche del mio processo di scrittura, Liz mi ha suggerito il modello rollerball. Come è risultato, le sue osservazioni si sono rivelate molto sagge. E così è iniziato il mio viaggio come appassionato di Pineider. Daniele Delerme Flores è Caporedattore e collaboratore di No Chaser (carta stampata e online), una pubblicazione di lusso. Ha scritto ampiamente su lo stile maschile per pubblicazioni come The Rake – la Voce Moderna dell’Eleganza Classica e siti web come A Suitable Wardrobe. È anche l’autore di The Best Dressed Man In The Room – Una Storia Fotografica dei Goniffs, Giocatori d’Azzardo e Gangster dell’Era Interbellica, 1920-1945, e, più di recente, Pretty, un romanzo del ciclo di East Harlem. Il suo blog, An Uptown Dandy, rimane una fonte frequentemente citata di informazioni sugli oggetti di abbigliamento maschile. Può essere trovato anche su Instagram all’indirizzo @an_uptown_dandy. Aggiungi ai preferiti

Il regalo aziendale che fa la differenza

26 Settembre 2023

Non basta un gadget in omaggio per fidelizzare il cliente. Dalle grandi corporation ai piccoli studi professionali, la ricerca del cadeau perfetto è diventata l’occasione per distinguersi e raccontarsi… con generosità. Ecco come Pineider soddisfa le aziende più esigenti. Dimmi come sorprendi i tuoi clienti e ti dirò che azienda sei. Per definire la mistica del regalo aziendale non basta la parola “fidelizzazione”, in gioco c’è molto di più: la brand awareness, l’affidabilità dei servizi e dei beni offerti, la riconoscibilità, il posizionamento, l’affermazione del potenziale ancora inespresso dell’azienda verso il suo cliente. Inoltre la proliferazione dell’offerta di gadget a basso costo ha appiattito l’originalità degli omaggi aziendali, che per molti oggi sono considerati un’inutile ovvietà. Quello della regalistica aziendale, oggi, è diventato un campionato di serie A, dove a contraddistinguersi sono il pregio del brand che si sceglie come partner, l’artigianalità e la qualità. Nella storia centenaria di Pineider, la creazione di prodotti per le aziende, piccole o grandi che siano, occupa un capitolo molto importante fin dalla sua fondazione. È importante sapere che una collezione di regali aziendali richiede le stesse competenze e lo steso livello di artigianalità delle collezioni esposte stagionalmente nelle nostre vetrine fisiche e digitali: «Anzi, si può dire che la ricerca e le energie da investire in questi progetti sono maggiori», spiega Gerardo Viviano, direttore della produzione di Pineider. «Inoltre non si tratta solo di regalistica aziendale, ma anche di accessori per ufficio, sale riunioni, arredi per l’hotellerie e tanti altri prodotti. Si va dalle agende ai notebook, dalle penne alla piccola pelletteria usata come “gadget di lusso”. Arrivano da Pineider perché cercano un brand prestigioso che abbia una storia e una tradizione manifatturiera altrettanto importante per elevare il loro cliente». Un’azienda, in Pineider, riceve lo stesso trattamento di un cliente in cerca di qualcosa di unico: «Arrivano con la loro idea», continua Gerardo, «valutiamo assieme il livello di personalizzazione, dal logo dell’azienda su una penna alle iniziali del cliente, oppure un prodotto ideato ex novo, che è il lavoro più avvincente, per il nostro team di artigiani, come ad esempio lo studio di uno scrittoio o di una passion box , che hanno strutture che prevedono molte geometrie e materiali che vanno dal legno alla carta. Tra i business emergenti spicca quello dell’hotellerie: creiamo arredi per la scrivania e per il comodino, le matite, le penne, il blocchetto per gli appunti, la carta intestata dell’albergo… Ci cercano le grandi corporation, i gruppi bancari e assicurativi, ma anche i professionisti più piccoli, dagli studi notarili ai commercialisti, ai quali personalizziamo di tutto, dalla carta da lettere ai biglietti da visita».     Aggiungi ai preferiti

Ritorno a scuola. Di Scrittura

14 Settembre 2023

Ripartono i corsi di bella grafia nelle boutique di Pineider. Un’occasione per riscoprire il piacere dimenticato di un gesto antico ed eversivo: scrivere a mano. «Nell’era digitale, carta e penna preservano la fragile bellezza di tutto ciò che non è replicabile. L’inclinazione delle “l”, gli arzigogoli delle “g”, le sbavature d’inchiostro, la distanza tra le parole. Ecco le impronte digitali della personalità umana». Con queste parole, tratte dal Manifesto di Pineider, lo scrittore Enrico Dal Buono ha cristallizzato l’essenza della scrittura a mano, un «regno delle singolarità uniche ed irripetibili» dove «scrivere un semplice biglietto diventa un gesto eversivo, una rivendicazione di unicità. Impugnando una penna ci esponiamo al rischio della perdita, ci votiamo alla certezza del mai più. E questa decisione, che si ribella al meccanismo della serialità, corrisponde all’autentico lusso». Un lusso che ogni anno prende vita nei workshop di scrittura a mano organizzati da Pineider presso le sue boutique di Milano, Firenze e Londra. A partire da fine settembre, infatti, ripartono i corsi dedicati a chi vuole re-imparare a scrivere o più semplicemente godersi il piacere d’impugnare una penna. Eloisa Libera, docente di handwriting e partner di questa iniziativa nei corsi della boutique milanese, preferisce la parola “bella grafia” a “calligrafia”. Eloisa è la fondatrice di Lettera E, uno studio grafico dedicato alla sua più grande passione, nella quale ha scommesso il suo passato di designer di prodotto e impegnato un futuro tutto da scoprire: «Lavoravo in una piccola agenzia, dove ero spesso in contatto con il mondo della grafica», racconta Eloisa. «Ero molto attirata dal mondo dei font ed ero incuriosita dalle origini del disegno di ogni lettera, così ho scoperto il mondo della calligrafia e me ne sono innamorata, a tal punto da mollare tutto e buttarmici a capofitto». Quello di Eloisa è stato un percorso atipico: «dai font al lettering, per approvare alla calligrafia. Di solito succede l’opposto, ma fortunatamente mi è andata bene. Mi sono buttata in una cosa di cui era difficile vedere il futuro, e ho fatto della mia passione il mio lavoro».   Scopi i nostri corsi di bella grafia QUI Aggiungi ai preferiti

Lavorare non stanca (nell’ufficio dei sogni)

6 Settembre 2023

La cura nei dettagli può trasformare il posto di lavoro in un “Regno delle idee” dove coltivare il proprio potenziale creativo. Bastano pochi accessori, ma giusti. Come quelli che Pineider ha creato per rendere l’ufficio un luogo unico. A settembre non rimpiangerai l’ombrellone: sembra una di quelle sfide ironiche che impazzano sui social network, ma dell’impresa titanica ha ben poco. Quel poco che basta a nutrire la concentrazione ritrovata durante il riposo estivo con il cibo preferito da mente e anima: le idee. «Negli ultimi tre anni», spiega Jonathan Paoli, retail manager di Pineider, «con l’imporsi dello smartworking gli uffici sono diventati sempre di più un regno non tanto fisico, quanto ideale, cioè fatto per dare vita e spazio alle idee. Mai come ora il posto di lavoro è l’ambito in cui vivere bene la propria quotidianità, soprattutto a livello mentale. Un luogo che devi sentire veramente tuo, uno spazio fisico dove partorire le tue idee migliori perché parla di te». I prodotti Pineider per l’ufficio nascono per questo, perché «pur essendo estremamente funzionali, in quanto destinati a professionisti alle prese con le pratiche quotidiane, hanno anche un elemento estetico che li distingue dai soliti accessori, lo stesso marchio di fabbrica delle nostre collezioni più lifestyle. E soprattutto possono essere personalizzati». Tra i must-have per l’ufficio pensati da Pineider non può mancare l’agenda in pelle pregiata, per organizzare le giornate con stile, ma anche l’organizer portadocumenti personalizzato, dotato di scomparti per carte, appunti e penne, oppure il quaderno artistico, per lasciare che dare spazio alla creatività riscoprendo il fascino del foglio bianco, e le immancabili penne da scrivania. «Non dimentichiamo mai», aggiunge Jonathan, «che spesso il lavoro comincia già nel tragitto da casa. Per questo vengono così apprezzate dai nostri clienti le briefcase e gli zaini Pineider, prodotti a mano con l’utilizzo di pregiate pelli toscane. Sono al tempo stesso funzionali e anche belle da esibire. È in questo binomio che sta il segreto di Pineider».   Aggiungi ai preferiti

Una Passione tutta da accendere

5 Settembre 2023

Per creare la sua collezione di scatole porta sigari, Pineider si è avvalsa dell’aiuto di un’autorità indiscussa nel mondo del tabacco nostrano. Che ci ha raccontato i segreti di un’esperienza ricca di sapori inediti. «Il sigaro non si fuma, si degusta». Terry Nesti, da più di vent’anni personalità di riferimento nel settore sigari e oggi coordinatore nazionale degli eventi del marchio Sigaro Toscano, introduce così la sua più grande passione. Da qualche anno Terry collabora con Pineider nella realizzazione della collezione di scatole porta sigari rivestite in pregiata pelle come da tradizione fiorentina, una gamma di prodotti che in poco tempo sono diventati gli accessori Pineider per la casa tra i più richiesti. Terry ripercorre così le tappe di questa collaborazione: «Il mio caro amico Filippo Gosi, allora direttore della boutique fiorentina di Pineider, mi coinvolse nello sviluppo di un set dedicato alla passione per i sigari. C’era la volontà di fare qualcosa di diverso». Il successo immediato delle prime collaborazioni ha reso il contatto fra Pineider e Sigaro Toscano un’esperienza duratura e sempre più creativa. Oggi Pineider vanta una vera e propria famiglia di scatole porta sigari in continua espansione, ma la cura nei dettagli è rimasta la stessa: «La caratteristica indispensabile di un humidor», spiega Terry, «è ovviamente il mantenimento dell’umidità interna: il sigaro è una cosa viva e come tale si nutre di acqua. Ciò che contraddistingue la gamma Pineider è la qualità del legno e della pelle, che fanno entrambe parte della tradizione toscana in cui sia Pineider sia Sigaro Toscano si rispecchiano». Con la passione di sempre.   Aggiungi ai preferiti

Il Piacere di viaggiare. Anche da fermi

23 Giugno 2023

Creato per rendere indimenticabile un’avventura in giro per il mondo, il set di travel bags Pineider è perfetto anche per arricchire di contenuti di valore un ambiente domestico. Le travel bags Pineider evocano un’eleganza intrinseca, una sofisticata combinazione di stile e funzionalità. Ogni borsa porta con sé il patrimonio genetico di esploratori sofisticati e coraggiosi, eroi di un’epoca in cui il viaggio era un’arte e l’avventura uno stile di vita. Oggi, in gioco c’è anche il valore stesso del tempo: «Così come l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, nel viaggio il trasferimento diventa l’apice di questo piacere», spiega Jonathan Paoli, retail manager di Pineider. «Ed è per questo che abbiamo voluto riscoprire l’essenza di una valigeria fatta a mano, con un’anima in legno e il rivestimento realizzato con i nostri pellami, dal bottalato al mini Franzi.  Abbiamo pensato di offrire alla nostra clientela dei set che diano veramente una soddisfazione impagabile nel viaggio, ma anche nell’utilizzo domestico di questo prezioso set». L’utilizzo domestico, come da tradizione: «Le valigie Pineider possono diventare complementi d’arredo meravigliosi e ineguagliabili, se posti in soggiorno, camera da letto o anche in ufficio. I 3 trunk (large medium e small) e il beautycase si fondono perfettamente sia con l’ambiente neoclassico che con quello minimalista e moderno da reinterpretare con la riscoperta del viaggio come dimensione di vita. Il loro design rimanda infatti a quello dei comuni bauli di una volta: possono diventare un complemento d’arredo espositivo scomponibile». Da non trascurare anche le caratteristiche tecniche di questo set: «Sulle chiusure in ottone spazzolato, ad esempio, abbiamo voluto mantenere il più alto standard qualitativo e funzionale, perché il comfort oggi è il primo requisito del lusso. Pineider è uno dei marchi antesignani della valigeria di lusso fiorentina, e con questa collezione omaggiamo una tradizione secolare che ci ha portato fino al 2023, è il caso di dirlo… in palmo di mano!». Aggiungi ai preferiti

Tempi Moderni: la nuova penna Pineider

1 Giugno 2023

Ecco l’ultima arrivata nella famiglia Pineider: una penna ispirata alla fusoliera dei primi aerei a reazione. Per rendere il lusso della scrittura a mano ancora più leggero e confortevole. Dal 1774 a oggi Pineider ha prodotto alcune delle penne più iconiche di sempre senza mai rinunciare alla ricerca tecnologica e all’innovazione. La maestria degli artigiani fiorentini, infatti, si è arricchita di competenze grazie alla scoperta di nuovi processi produttivi e materiali all’avanguardia, pur rispettando gli stilemi tradizionali dei capolavori che ne hanno esaltato il prestigio nelle varie epoche. Negli ultimi quattro anni hanno fatto capolino sugli scaffali delle nostre boutique alcune penne rivoluzionarie, dalla gamma di pregio della “Grande Bellezza” alle colorate “Avatar”, che hanno portato alla ribalta materiali innovativi come il carbonio forgiato o la Zeolite. Ma era solo l’inizio di un nuovo corso… Oggi siamo lieti di presentarvi una new entry nella famiglia Pineider: la Tempi Moderni, una penna il cui design si ispira alla fusoliera del primo aereo a reazione. E siccome per noi il vero lusso sta nel poter seguire tutte le nostre passioni, questo progetto non è altro che l’espressione massima del comfort nella scrittura a mano. Infatti, la forma triangolare del fusto e gli angoli arrotondati conferiscono alla Tempi Moderni un immediato senso di maneggevolezza mai provato prima in una penna Pineider perché offrono un ampio appoggio per le dita. La Tempi Moderni è stata inoltre dotata di un’impugnatura ergonomica: pollice, indice e medio trovano una perfetta posizione di scrittura sui tre lati della penna. L’impugnatura è estremamente funzionale: ideata dal maestro di penna Dante Del Vecchio, la forma di Tempi Moderni facilita l’apertura a clip per essere facilmente riposta in tasca, mentre un sistema a doppia calamita garantisce una chiusura stabile e sicura. Tempi Moderni è disponibile nelle versioni Stilografica, Roller, Sfera e Matita: un set completo per ogni tipo di scrittura. Aggiungi ai preferiti

Tempi moderni

Come ricaricare la tua Penna Stilografica

17 Maggio 2023

Nel meraviglioso mondo della calligrafia, la scrittura è arte e ogni pennellata è un’opera d’arte in sé. Quando si utilizza una penna stilografica di alta qualità per scrivere, si impara ad apprezzarne l’eleganza e la funzionalità e, pertanto, è necessario prendersene cura in modo accurato. È quindi importante effettuare la ricarica della penna, riempire il serbatoio d’inchiostro o, a seconda del modello, sostituire la cartuccia. Prima di intraprendere questa delicata operazione, è fondamentale identificare con certezza il modello di penna stilografica in proprio possesso. In questa guida, vi illustreremo come ricaricare una penna stilografica in tre modi differenti: con sistema a stantuffo, con cartuccia e con converter. Vai direttamente a: Come ricaricare stilografica a stantuffo Come ricaricare stilografica a cartuccia Come ricaricare stilografica a converter Conclusione     Come ricaricare stilografica a stantuffo Il metodo di ricarica a stantuffo è il più comune per le penne stilografiche di alta qualità, in quanto offre la massima efficienza nella sostituzione dell’inchiostro e garantisce una scrittura fluida e costante. Per ricaricare correttamente una penna stilografica Pineider con questo metodo, è necessario seguire alcuni semplici passaggi: In primo luogo, svitare la sezione anteriore della penna per esporre il serbatoio dell’inchiostro. Successivamente, immergere la punta della penna nell’inchiostro fino a quando il serbatoio non è completamente pieno. Quindi, sollevare delicatamente la penna dall’inchiostro e riposizionare la sezione anteriore sulla penna. Dopo aver fatto ciò, azionare delicatamente il meccanismo a stantuffo per spingere l’inchiostro nella penna e assicurarsi che sia pronto per l’uso. Infine, pulire la punta della penna con un panno pulito per garantire che la scrittura sia nitida e priva di macchie. Seguendo questi semplici passaggi, si può facilmente ricaricare la propria penna stilografica a stantuffo per garantire una scrittura impeccabile ogni volta.   Come ricaricare stilografica a cartuccia Le penne stilografiche a cartuccia sono tra le penne più comuni e convenienti per scrivere, grazie alla loro facilità di ricarica e alla vasta gamma di colori di inchiostro disponibili. Ecco come procedere per ricaricare correttamente una penna stilografica a cartuccia Pineider e garantire una scrittura impeccabile ogni volta: In primo luogo, svitare la sezione anteriore della penna per esporre il serbatoio dell’inchiostro. Successivamente, rimuovere delicatamente la cartuccia vuota dalla penna, utilizzando se necessario un paio di pinzette. Quindi, inserire la nuova cartuccia di inchiostro nella penna facendo attenzione a posizionarla correttamente. Una volta che la cartuccia è inserita correttamente, avvitare la sezione anteriore sulla penna. Dopo aver fatto ciò, agitare delicatamente la penna per distribuire uniformemente l’inchiostro nella cartuccia e assicurarsi che la scrittura sia fluida e costante. Infine, provare la penna su un foglio di carta e premere delicatamente la punta sulla pagina per far fluire l’inchiostro e assicurarsi che la scrittura sia nitida e priva di macchie. Se necessario, ripetere il processo di scrittura per assicurarsi che la cartuccia sia completamente saturata di inchiostro. Con questi semplici passaggi, è possibile ricaricare correttamente la propria penna stilografica a cartuccia e avere sempre a disposizione un inchiostro fresco e pronto per l’uso.   Come ricaricare stilografica a converter Alcune penne stilografiche utilizzano un sistema di ricarica a converter, che consente di utilizzare l’inchiostro in bottiglia invece delle tradizionali cartucce di inchiostro. Queste penne sono destinate agli utenti più esperti, che sono in grado di ricaricare i serbatoi e che preferiscono sostituire l’intera cartuccia ogni volta che l’inchiostro si esaurisce. Ecco come ricaricare correttamente una penna stilografica con questo sistema: In primo luogo, svitare la sezione anteriore della penna per esporre il converter. Successivamente, immergere la punta del converter nell’inchiostro in bottiglia fino a quando non viene riempito completamente. Quindi, sollevare delicatamente la penna dall’inchiostro e riposizionare la sezione anteriore sulla penna. Dopo aver fatto ciò, azionare delicatamente il meccanismo del converter per spingere l’inchiostro nella penna e assicurarsi che sia pronto per l’uso. Infine, pulire la punta della penna con un panno pulito per garantire che la scrittura sia nitida e priva di macchie. Se necessario, è possibile ripetere il processo di riempimento del converter per garantire che la penna sia completamente carica di inchiostro. Seguendo questi semplici passaggi, si può facilmente ricaricare la propria penna stilografica con un sistema di ricarica a converter per scrivere con stile e precisione.   Conclusione In conclusione, la calligrafia è un’arte che richiede grande precisione e cura. Utilizzare una penna stilografica di alta qualità può migliorare l’esperienza di scrittura, ma è importante prenderne cura in modo accurato. La ricarica della penna, il riempimento del serbatoio d’inchiostro o la sostituzione della cartuccia sono operazioni delicate che richiedono precisione e attenzione ai dettagli. In questa guida, abbiamo illustrato tre diversi modi per ricaricare una penna stilografica: con sistema a stantuffo, con cartuccia e con converter. Seguendo attentamente queste istruzioni, sarete in grado di mantenere la vostra penna stilografica in ottime condizioni e continuare a creare opere d’arte con ogni pennellata. Aggiungi ai preferiti

penna pineider con boccetta inchiostro

Touch down: la stilografica innovativa e colorata

18 Aprile 2023

Avatar Touch Down unisce alle caratteristiche tipiche della linea, resistenza del materiale, chiusura magnetica, clip con meccanica raffinata, un sistema di riempimento che consente non solo una grande autonomia di scrittura, ma anche una grande sicurezza nell’uso. Viaggiare senza la preoccupazione di avere delle perdite d’inchiostro e senza l’obbligo di dover trasportare la propria stilografica in posizione verticale. Oltre alla sicurezza, una delle caratteristiche più rilevanti dell’Avatar Traveller è il sistema di riempimento, chiamato Twin Tank Touchdown, che consente di scegliere due modalità differenti di scrittura: short writing e long writing, che si attivano grazie ad un ingegnoso meccanismo all’interno del fondello. Esso consente di aprire e chiudere il passaggio dell’inchiostro in maniera rapida e intuitiva. Se si vuole ricaricare la parte scrivente, quindi il serbatoio anteriore è sufficiente ruotare il fondello in senso antiorario di pochi gradi e una molla posiziona il meccanismo in posizione aperto. Per forzare l’inchiostro verso il pennino si può premerlo 2 o 3 volte senza insistere perché non necessario. Per riportarlo in posizione chiusa premerlo, facendo attenzione che i nottolini siano allineati, e ruotarlo di pochi gradi circa ¼ di giro per bloccarlo senza forzarlo. Twin Tanks Touchdown istruzioni per l’uso RIEMPIMENTO DELLA PENNA: Lo stantuffo funziona con un meccanismo distintivo; premendo la guarnizione si crea un vuoto che porta all’aspirazione dell’inchiostro. Quando si vuole caricare la penna si deve ruotare il fondello in senso antiorario fino a quando la molla lo sblocca e lo spinge verso l’alto. Una volta che l’inchiostro è arrivato a ricoprire completamente la sezione basta premere il fondello e serrarlo ruotando fino alla posizione LOCK (In modalità short writing). SHORT WRITING: In posizione short writing, la penna scrive per alcune pagine in tutta sicurezza perché lo stantuffo chiude il condotto dell’inchiostro e protegge la penna da perdite di inchiostro dovute alla pressione (Per questo motivo la penna è sicura anche durante i voli e durante ogni sbalzo di temperatura). Il fondello è posizionato su LOCK. LONG WRITING: In posizione long writing, lo stantuffo libera il condotto e consente il passaggio dell’inchiostro con una autonomia pari a 5 o 6 cartucce. Il fondello è posizionato su OPEN. Quando si termina di scrivere vi consigliamo di riposizionarlo su LOCK. RIFORNIMENTO: In Posizione Long writing premendo 2 o 3 volte il fondello si può rifornire il serbatoio piccolo se si è utilizzato tutto il suo contenuto. Se si desidera, al contrario vuotarlo è sufficiente fare la stessa operazione tenendo il pennino rivolto verso l’alto. USO IN AEREO: in posizione short writing se si desidera rifornire il piccolo serbatoio anteriore in volo, posizionare il pennino verso l’alto e ruotare il fondello su long writing (OPEN), girare la penna e procedere come al punto precedente. Materiale: Il materiale è un compound di madreperla e resina, sviluppato a Firenze per Pineider che abbiamo chiamato UltraResin. Un materiale rigido, resistente agli urti, agli oli, agli inchiostri, all’elettricità, alle alte e basse temperature, ai raggi ultravioletti e agli agenti atmosferici. L’effetto cromato e i colori vivaci uniti alla resistenza e alla particolarità del materiale rende questa penna di grande gusto ma adatta ad un uso quotidiano. Colori: La collezione è composta da 4 colori: Forest green, Neptune Blue, Devil Red, Full Clear Demo. Clip: La sofisticata clip in acciaio, che richiama una piuma, è azionata da un meccanismo all’interno del cappuccio, con calamita che riporta la clip sempre alla stessa posizione. Veretta: Finemente incisa con lo skyline di Firenze. Packaging: cofanetto elegante Pineider. Guarda il video completo Aggiungi ai preferiti

Tipi di scrittura a mano: il corsivo elegante

17 Aprile 2023

La scrittura a mano è un’arte antica che ha subito molte evoluzioni nel corso dei secoli. Esistono diversi tipi di scrittura in corsivo, ognuno con una propria identità e caratteristiche distintive. Alcuni dei più comuni sono il corsivo italico o corsivo italiano, che ha un’enfasi sulla calligrafia artistica; il corsivo americano o corsivo Spencerian, che ha un aspetto elegante e armonioso; e il corsivo inglese o Copperplate, che ha un aspetto formale e sofisticato.    Vai direttamente a: Il significato di corsivo elegante nella calligrafia Il corsivo italico: la tradizione della scrittura italiana Il corsivo americano: un’arte antica per la moderna comunicazione Il corsivo Copperplate: un font inglese dalla storia unica Conclusione     Il significato di corsivo elegante nella calligrafia Il corsivo elegante è uno stile di scrittura a mano che si distingue per il suo aspetto formale e sofisticato. Questo stile di scrittura è caratterizzato da linee fluide e armoniose che creano un’impressione visiva coerente e ordinata.  Il corsivo elegante è spesso utilizzato in occasioni formali, come la scrittura di lettere o la firma di documenti importanti, o per creare calligrafia artistica. Per dominare questo stile di scrittura elegante è necessario allenarsi e sviluppare le proprie abilità, ma una volta acquisita la tecnica, la pratica può essere molto gratificante e produrre risultati di alto livello.   Il corsivo italico: la tradizione della scrittura italiana La calligrafia Cancelleresca, anche nota come Italico, è uno stile di scrittura in corsivo con una storia che si estende per secoli. Nata in Italia, rappresenta una parte importante della sua tradizione letteraria e artistica. È considerata la fonte di tutti i corsivi utilizzati oggi nei paesi occidentali e presenta un forte elemento di decorazione e una tipica impronta rinascimentale, ma allo stesso tempo mantiene un’alta leggibilità grazie alla familiarità che abbiamo ancora con la scrittura a mano.  Gli artisti e i calligrafi italiani del Rinascimento hanno sviluppato uno stile di scrittura elegante e raffinato, che ha influenzato molte delle opere d’arte e dei documenti scritti di quel periodo. Attualmente, questo tipo di calligrafia classica è preferito da molti calligrafi, sia in Europa che in altre parti del mondo. Il corsivo italico è molto versatile, e può essere utilizzato in molti contesti diversi, dalla scrittura di lettere personali a progetti artistici e lavorativi. Per creare una scrittura a mano efficace in corsivo italico, è necessario prestare attenzione a molte sfumature, come l’angolazione della penna, la larghezza delle linee e la forma delle lettere. La pratica e la perseveranza sono fondamentali per diventare bravi nell’utilizzo del corsivo italico.   Il corsivo americano: un’arte antica per la moderna comunicazione Il corsivo americano, noto anche come corsivo Spencerian, è uno stile di scrittura corsiva che è stato sviluppato negli Stati Uniti durante il XIX secolo. Fu creato da Platt Rogers Spencer, un insegnante di calligrafia e scrittura a mano, e diventò molto popolare per la sua bellezza e la sua leggibilità.  Il corsivo Spencerian fu utilizzato in molte delle pubblicazioni e dei documenti scritti in America durante il XIX secolo e all’inizio del XX secolo, ma fu gradualmente sostituito da altri stili di scrittura più moderni e meccanizzati. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stata una rinascita dell’interesse per il corsivo Spencerian, e molti calligrafi e artisti hanno riscoperto la sua bellezza e la sua versatilità. Il corsivo Spencerian è caratterizzato da curve eleganti e flessuose, con una leggera inclinazione verso destra, e ha un’estetica distintiva che lo distingue da altri stili di scrittura corsiva. Oggi, il corsivo Spencerian viene ancora insegnato e utilizzato come stile di scrittura artistico e di calligrafia, e molti artisti lo hanno adattato e rielaborato per creare opere d’arte o progetti lavorativi in modo elegante e sofisticato. La sua bellezza classica lo rende un’opzione attraente per progetti che richiedono un tocco formale e un’estetica vintage. Inoltre, analogamente a Pineider, molti calligrafi e artisti continuano a studiare e praticare il corsivo americano per preservare e promuovere la tradizione della calligrafia.   Il corsivo Copperplate: un font inglese dalla storia unica Il Corsivo inglese è stato sviluppato come scrittura commerciale in Inghilterra nel XVIII secolo e ha raggiunto un’ampia diffusione nel secolo successivo, tanto che ancora viene insegnato alle scuole primarie in numerosi paesi in Europa. Conosciuto anche come Copperplate, questa scrittura presenta un design decorativo ed eccentrico, con un alternarsi di chiari e scuri e lettere maiuscole particolarmente elaborate. Al tempo stesso, il Corsivo inglese è sofisticato e facilmente leggibile per la sua riconoscibilità. Il suo successo è dovuto alla diffusione della penna stilografica, un’evoluzione moderna della penna di tacchino che ha sostituito la penna d’oca utilizzata per scrivere fino al XIX secolo. Con l’avanzare degli effetti della Rivoluzione industriale, le penne stilografiche hanno definitivamente soppiantato la penna d’oca.  Il Corsivo inglese, o Copperplate, ancora oggi viene utilizzato da molte pubbliche amministrazioni nelle loro comunicazioni ufficiali. Nel campo artistico, è spesso impiegato per la creazione d’inviti, menù, biglietti da visita, etichette e altre forme di design. In ambito pratico, viene usato per la scrittura a mano di lettere formali, appunti e note.   Conclusione Pineider è il luogo ideale per chi vuole esplorare la propria passione per la scrittura a mano e la calligrafia, e per chi cerca prodotti di alta qualità per migliorare la propria esperienza.  Le penne stilografiche offrono una maggiore flessibilità e resistenza rispetto ai pennini tradizionali in oca. Questo ha permesso ai calligrafi e agli artisti di creare opere più elaborate e di elevata qualità. Pertanto, Pineider offre anche una vasta gamma di prodotti di alta qualità per pennini stilografici, compresi ricambi e inchiostri, e altri accessori per le nostre penne di lusso, in modo da supportare al meglio questo processo creativo. Pineider offre un’esperienza unica e completa di scrittura a chi desidera riscoprire il piacere di scrivere a mano e migliorare la propria abilità con il Workshop di bella grafia. Inoltre, offriamo un Laboratorio di Scrittura Fiorentina con l’obiettivo di far scoprire il mondo della calligrafia attraverso le opere dei più famosi autori fiorentini e d’insegnare l’arte antica della