Pineider magazine

Quando l’artista cinese Yansu Wang si trasferì in Italia nel 2015, ricevette in dono un taccuino con una mappa di Milano. Quel gesto apparentemente semplice fu l’inizio di un viaggio creativo. Utilizzando materiali riciclati come scontrini, biglietti del cinema, brochure e persino incarti di caramelle, Yansu iniziò a creare un “Junk Journal” personale, documentando la sua vita quotidiana attraverso il collage.

Ora, il suo lavoro è esposto fino al 16 marzo presso N.51 a Milano (Viale Emilio Caldara 51), dove si possono ammirare una selezione dei suoi vivaci libri pop-up, insieme a nuove opere realizzate in collaborazione con Pineider. Il celebre marchio di cartoleria, noto per la qualità dei suoi materiali, ha fornito le carte e i taccuini di pregio che hanno dato vita alle ultime creazioni di Yansu.

Un incontro tra cultura e storia

Il collage è spesso associato ai movimenti artistici del XX secolo, come il Cubismo, il Futurismo, il Dadaismo, il Surrealismo e la Pop Art. Tuttavia, le opere di Yansu attingono a una tradizione meno conosciuta ma altrettanto ricca del suo paese d’origine, la Cina. Qui la carta, inventata intorno al 200 a.C., è stata per secoli un mezzo di espressione artistica, diventando già dal X secolo uno strumento creativo diffuso anche in Giappone.

L’esposizione rende omaggio in particolare alla tradizione del Bapo, o “Otto Frammenti”, una tecnica di collage emersa a metà Ottocento in Cina. Le composizioni Bapo accostano elementi strappati, bruciati o frammentati, come testi calligrafici, iscrizioni e lettere deteriorate, per decostruire simboli culturali e stimolare la riflessione. Questo stile artistico, ricco di simbolismi, invita lo spettatore a scoprire significati nascosti, aforismi e giochi di parole intrecciati nei suoi strati.

Riscoprire narrazioni dimenticate

La tradizione del Bapo è stata riportata alla ribalta nel 2017 grazie a una mostra presso il Museum of Fine Arts di Boston, curata da Nancy Berliner, che ha definito questa tecnica “una forma d’arte storica e radicalmente moderna che non era mai stata documentata”. Le opere attuali di Yansu Wang si ispirano proprio a questa tradizione, sperimentando tecniche Bapo per reinterpretare il proprio archivio visivo.

Unendo la maestria artigianale di Pineider al suo linguaggio artistico, Yansu Wang crea un ponte tra mondi culturali e storici, realizzando opere che sono allo stesso tempo profondamente personali e universalmente significative. I suoi lavori esplorano la giustapposizione di parole, simboli e significati, offrendo una prospettiva moderna su un’arte senza tempo.

Un invito a scoprire

IT’S ALL PAPERWORK non è solo una mostra, ma un invito a riflettere sulle narrazioni nascoste nel quotidiano e a esplorare come le tradizioni possano trovare nuova vita nell’arte contemporanea. Che siate attratti dalla maestria artigianale dei materiali Pineider o dalla ricca storia culturale che anima i collage di Yansu, questa esposizione promette un viaggio stimolante attraverso il tempo, la memoria e la creatività.

Visitate N.51 a Milano entro il 16 marzo per vivere questo straordinario dialogo artistico.

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